mercoledì 6 luglio 2011

Anita O'Day, la Jezabel del Jazz

Leggenda dell'era delle big-band, Anita O'Day è stata l'unica bianca in grado di competere nelle acrobazie scat (***vedi significato) con Ella Fitzgerald di cui prese appunto il soprannome "la Ella Fitzgerald dalla pelle bianca" che, insieme alla Holiday e Mildred Bailey, lei considerava la sua principale ispiratrice. Anita Bell Colton cambia il suo cognome negli anni '30  in O'Day e comincia a cantare nei  jazz club. Dopo varie esperienze nello show biz, provini con le orchestre blasonate di Benny Goodman, che l'avevano giudicata inadatta al canto, entra finalmente nell'orchestra del batterista Gene Krupa, bandleader di big band jazz ed esponente di primo piano dell'età del jazz, uno dei primi batteristi ad acquisire una vasta popolarità e con cui suonerà dal '41 al '42 . Da ricordare il loro "Let me off uptown" che divenne un popolare successo. Negli anni quaranta Anita venne eletta dalla rivista "Down Beat"come tra le prime cinque cantanti di big band. Dotata di uno swing irresistibile, una pronuncia perfetta e un fraseggio conturbante, nel suo  periodo d'oro Anita sfoggiava humour e classe da regina.
Il grande successo arrivò alla fine degli anni '40.  Il suo album «Anita»,  elevò la sua 
carriera verso uno stabile successo.
Lavorò, per ricordare qualche nome, con Louis Armstrong,
Dinah Washington e Thelonious Monk. Anita O'Day è stata la più sofisticata e grande cantante  jazz di pelle bianca, l'unica che possa essere paragonata alle
supreme Fitzgerald, Holiday e Vaughan, tra i suoi successi più famosi vi  sono "Sweet Gorgia Brown", "Honeysuckle Ros", "And Her Tears Flowed Like Wine" e "Tea for  Two".

A Newport nel 1958 incantò tutti con la sua memorabile apparizione al Newport Jazz Festival immortalata nel film "Jazz On A Summer's Day" con le interpretazioni di "Tea For Two" e "Sweet  Giorgia Brown" .



La sua vita pero' non fu quasi mai serena. Piu' volte fu arrestata per possesso di  stupefacenti e per ubriachezza, tanto da essere ribattezzata la ''Jezabel del jazz'', come ha raccontato lei stessa nell'autobiografia "Hard Times, High Times". E' stata poi un'innovatrice dello stile, prima artista a rinunciare all'abito da sera per le sue esibizioni e a indossare piu' semplicemente completi giacca, camicia e cravattino, i capelli raccolti, la gestualità  determinata, imporrà un'estetica assolutamente innovativa e provocatoria per i tempi,  rappresentando la negazione dello stereotipo femminile, tutta ancheggiamenti e seduzione,  tanto da far sospettare una sua celata omosessualità.
Anita O'Day rivoluzionò il canto delle grandi orchestre, quando le cantanti erano incendiate dai solisti  della tromba e dal bopping insistente del piano, rimase attiva fino a tarda età, il suo ultimo  disco "Indestructible!" uscì nel 2006.
Il 23 novembre 2006 Anita morì nel sonno la notte del Giorno del Ringraziamento, in un
ospedale di West Hollywood.  Convalescente da una polmonite, due giorni prima aveva chiesto di essere dimessa.


*** SCAT (dal sito di Jazz Italia - http://www.jazzitalia.net) Lo scat è una tecnica di canto jazz usata in particolare per l'improvvisazione vocale che utilizza una quantità indeterminata di fonemi a scelta dell'interprete. Nello scat il cantante fa a meno del testo e inventa un suo particolare proto-linguaggio funzionale alle proprie invenzioni ritmico/melodiche. Con lo scat la voce acquista la stessa assoluta libertà articolatoria del fraseggio jazzistico degli altri strumenti dell'orchestra.
La leggenda dice che l'inventore dello scat fu proprio Louis Armstrong il quale, nel 1926, durante la registrazione di Heebie Jeebies con il suo gruppo "The Hot Five", si trovò a dover improvvisare una parte della canzone con sillabe inventate perchè gli era caduto il foglio con le parole dal leggio. Leggenda, perchè sia lo stesso Armstrong che già altri da qualche tempo vocalizzavano le canzoni, ricercando con la propria voce quella qualità di improvvisazione che la potesse elevare a un livello strumentale.
Ogni cantante di scat usa una propria sillabazione caratteristica (scat words) che, insieme con il timbro della voce, lo identifica immediatamente.


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